Marano di Valpolicella
Marano di Valpolicella, nell’omonima Valle di Marano, è considerata la perla della Valpolicella Classica: qui il verde delle vigne, il bianco dei ciliegi, i terrazzamenti con i muri a secco, i resti degli antichi manieri rendono il paesaggio magico e suggestivo.
A Marano di Valpolicella due mondi si incontrano: da un lato la Valle omonima, con dolci colline, vigneti che si spargono a vista d’occhio, interrotti solo da olivi e ciliegi, un clima quasi mediterraneo, caratterizzato da inverni miti ed estati ventilate, non troppo calde, dall’altro, a nord della Valle, la Lessinia, terra di grandi prati, pascoli, doline e monoliti.
Dai terreni prevalentemente vulcanici, Marano fu celebre sin dall’antichità per la produzione di olio, ciliegie e grandi vini, oggi il Valpolicella, il Ripasso, il Recioto e l’Amarone.
Marano deve il suo nome al latino Marianum, ovvero “terreno di proprietà di Gaio Mario”, il quale avrebbe fatto costruire un castello a difesa contro i Cimbri della Lessinia sul Monte Castelon, che ancor oggi domina la Valle.
Oltre ai ruderi del castello, il Monte Castelon conserva oggi traccia dell’esistenza di un importante Tempio dedicato al culto della Dea Minerva, in località Santa Maria di Minerbe.